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Bilancio aziendale sano: 5 regole per avere i conti sempre in ordine

 

bilancio aziendale sano

 

Un bilancio aziendale sano è possibile o utopia?
Lo sai che se sei un imprenditore e la tua azienda è sana, puoi godere di numerosi vantaggi diretti ed indiretti?

Rispondiamo subito che non è impossibile, ma non è neanche facile. Quando riesce però, le soddisfazioni sono tante.
Hai la possibilità di accedere a fonti di finanziamento alternative alle proposte elaborate dagli istituti bancari per sovvenzionare i progetti volti a svilupparne la crescita e migliorare il posizionamento sui mercati esteri.
Puoi, inoltre, assicurarti una maggiore serenità nella gestione aziendale e non solo.

Ma quali sono le 5 regole auree per avere un bilancio aziendale sano e i conti sempre in ordine?
Scopriamolo insieme in questa pratica guida!

 

Monitorare costantemente se il bilancio aziendale è sano

Monitorare in maniera costante lo stato di salute della tua impresa ti permetterà di scongiurare qualsiasi inconveniente, in quanto potrai intervenire tempestivamente adottando le soluzioni più adatte e chiedere, se necessario, l’intervento di professionisti esperti.

Comprendere a fondo le performance aziendali è uno dei ruoli chiave di ogni titolare e non può pertanto essere delegato a nessun’altra persona, anche se fidata e competente.

Le azioni da compiere sono inoltre le seguenti:

  • superare le marginalità di guadagno rispetto alla media del tuo settore;
  • stabilire un trend di crescita del fatturato nel corso del tempo;
  • mantenere un rapporto di indebitamento equilibrato, ossia quello che intercorre tra i tuoi mezzi e quelli di soggetti terzi;
  • ottimizzare al meglio la gestione del circolante;
  • rimborsare senza alcun problema i debiti sovvenzionati dai flussi di cassa nati dalle attività operative.

Regole per un bilancio sano

Le 5 regole per un bilancio aziendale sano

Al fine di avere i conti aziendali sempre in ordine è bene rispettare le seguenti 5 regole, grazie alle quali è possibile individuare le cause di eventuali deficit e correre ai ripari.

 

1. Margine EBITDA

bilancio in equilibrio

Il margine EBITDA è l’indicatore in grado di misurare la redditività lorda di tutte le vendite, ossia la parte del fatturato rimanente al netto degli importi quali costi dei vari servizi, del lavoro e dei consumi.

Questo elemento è molto utile sia per comprendere se la gestione aziendale è migliorata nel corso del tempo, sia per individuare le spese superflue da eliminare. Un esempio: gli abbonamenti ad app disponibili anche in versione gratuita, o la stipula dei contratti luce e gas a condizioni più convenienti.

Per stabilire quelle indispensabili, occorre conoscere le effettive necessità della tua impresa per non sconfinare in altri investimenti superflui.

 

2. Solvibilità

La solvibilità di un’azienda consiste nella sua capacità di onorare i debiti mediante i flussi di cassa originati dalle sue attività operative.

Più i flussi di cassa correnti sono ridotti, più la salute dell’impresa è precaria, poiché deve ricorrere a risorse esterne e gli interessi da rimborsare incidono sul conto in maniera decisiva.

L’indicatore della solvibilità prende il nome di DSCR (Debt Service Coverage Ratio).

Se possibile, puoi valutare la decisione di adottare il cash pooling, ossia la gestione centralizzata delle casse di più aziende così da aiutare quelle più bisognose di denaro.

 

3. Crescita

La crescita rappresenta l’indicatore principale per analizzare sia l’andamento che le performance della tua azienda.

Un dato crescente di fatturato può essere considerato positivo solo se accompagnato da incassi sicuri, da buone redditività e indebitamento basso oppure nullo.

 

4. Solidità

La solidità di un’impresa tende a emergere nei periodi di precarietà e instabilità del mercato, poiché il suo fabbisogno finanziario originato dagli investimenti e dalle attività correnti può essere coperto dalle fonti di finanziamento esterne e interne.

L’elemento indicatore di questo parametro è il rapporto tra capitale proprio e capitale di soggetti terzi.

Se un’azienda è fortemente indebitata, è a rischio di crisi economica e può addirittura essere costretta a dichiarare fallimento.

Se si desidera conoscere il giusto rapporto di indebitamento, bisogna sapere che per ogni attività imprenditoriale, essendo un caso a sé stante, non esiste una formula universale adatta a tutte.

Intervengono infatti diversi elementi quali:

  • tassi d’interesse
  • settore merceologico
  • strategie aziendali
  • tipologia di bene/servizio venduto


Al fine di scongiurare tracolli finanziari, si raccomanda di richiedere prestiti e sovvenzioni che potrai pagare senza grandi difficoltà.

 

5. Efficienza

L’efficienza non è altro che la marginalità trasformata in liquidità tramite il CCN (controllo e amministrazione del capitale circolante).

A differenza degli anni passati (quando si registrava una notevole espansione dei mercati), il mercato attuale sta vivendo un periodo stagnante e in alcuni settori addirittura di recessione.

Per tale ragione, al fine di tutelare un perfetto stato di salute dell’impresa, una gestione finanziaria oculata è divenuto un fattore di vitale importanza.

Gli indicatori di riferimento da prendere in considerazione sono:

  • TMI: tempistiche medie di incasso dei crediti;
  • TMGM: tempistiche medie di giacenza delle scorte all’interno del magazzino;
  • TMP: tempistiche medie di pagamento da parte dei fornitori.

 

Attenzione: se un’azienda registra dei tempi lunghi di giacenza dei prodotti in magazzino e tempi rapidi di pagamento ai fornitori potrebbe andare incontro ad un urgente fabbisogno pecuniario.

 

 

3 Novembre 2021

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