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Bilancio previsionale aziendale: a cosa serve e come si redige?

 

Il bilancio previsionale aziendale è uno strumento contabile a disposizione dell’imprenditore per monitorare l’andamento della sua impresa ed organizzare al meglio la pianificazione strategica.

Non è legalmente obbligatorio, ma utilizzarlo può rivelarsi molto utile perché permette di tenere sotto controllo in modo molto accurato la contabilità aziendale.

bilancio

Quali sono i componenti del bilancio previsionale aziendale?

Un bilancio è costituito dai seguenti elementi:

  • stato patrimoniale previsionale: indica la somma di denaro restante dopo aver detratto tutte le passività;
  • relazione di accompagnamento;
  • conto economico di previsione:
    questo dato è volto a indicare tutti i ricavi e i costi della produzione a seguito dell’acquisto di servizi, merci, ammortamenti e manodopera del personale. Gli oneri, i proventi, i ricavi e i costi devono essere specificati al netto di premi, resi, imposte e abbuoni correlati in maniera diretta con la prestazione di servizi e la vendita dei prodotti;
  • nota integrativa: la nota integrativa ha lo scopo di indicare le modalità di applicazione ed eventuali rettifiche, lo storico di tutti i movimenti, i costi sostenuti per la pubblicità, la ricerca e lo sviluppo dell’impresa.

Il bilancio previsionale deve inoltre essere redatto come se fosse un bilancio vero e proprio, in modo da elaborare le casistiche che potrebbero verificarsi realmente.

Le ipotesi dovrebbero essere legate a questi fattori:

  • andamento della micro e macro economia. La prima riguarda il territorio di appartenenza e il settore merceologico di appartenenza, mentre la seconda è inerente all’economia nazionale e internazionale;
  • mercato di approvvigionamento e sbocco;
  • rischi finanziari e tassi di interesse;
  • evoluzioni e costi delle dinamiche lavorative;
  • sviluppi delle fiscalità e degli interventi normativi volti a supportare le aziende, basti pensare a eventuali contributi ed agevolazioni statali.

bilancio previsionale

Perché un’azienda deve avere un bilancio?

Se sei titolare di un’azienda, un bilancio previsionale si rivelerà un valido alleato non solo per monitorare l’intero storico, ma anche per aiutarti nella gestione della liquidità aziendale e a pianificare al meglio il budget.

La predisposizione precisa e oculata di quest’ultimo è utile sia per stabilire determinati obiettivi, sia per l’elaborazione di strategie specifiche per raggiungerli entro un lasso di tempo prestabilito.

Strategie e budget devono inoltre procedere di pari passo: se vuoi veder crescere la tua impresa e farla diventare sempre più proficua, devi avere dei piani sempre chiari e delineati.

Un altro particolare da non tralasciare consiste nell’opportunità di prevenire eventuali ostacoli e difficoltà che potrebbero verificarsi durante l’attività lavorativa: affrontare tempestivamente gli imprevisti contribuisce a risparmiare tempo, risorse e denaro.

 

Come preparare un bilancio previsionale

Il bilancio previsionale, conosciuto anche con il termine bilancio di previsione, può essere preparato sia una volta all’anno, sia con cadenza trimestrale.

Chi dà inizio alla suddetta operazione è il comitato di budget, il quale, dopo aver definito i punti più importanti, li inoltra all’amministratore delegato dell’azienda, che a sua volta incarica i vari reparti di realizzare i piani per le singole unità operative.

Si parte dunque da un ampio piano di previsione dei guadagni dei rami più periferici per poi arrivare al cuore dell’impresa.

Ogni piano deve essere inoltre revisionato e negoziato per garantire un’equa divisione delle risorse economiche senza sprechi.

Quando tutte queste operazioni sono state completate, il budget viene infine approvato e reso operativo.

budget e bilancio

La Struttura del Bilancio

Se vuoi realizzare in autonomia il bilancio di previsione aziendale, puoi farlo con un semplice foglio di calcolo Excel:

  • apri un foglio di calcolo nuovo e lascia vuota la prima colonna;
  • nomina le successive colonne con un mese, ognuno dei quali deve essere suddiviso in tre sotto colonne;
  • riprendi la prima colonna che hai lasciato vuota, in quanto ti servirà per descrivere i ricavi e i costi della tua impresa;
  • compila un’altra colonna in cui inserire i costi di produzione direttamente proporzionali ai ricavi, ossia quelli utili a produrre un bene o un servizio durante il corso dell’anno;
  • lascia una riga vuota sotto i costi di produzione, poiché sarà utile a indicare l’MDC, ossia il margine di contribuzione.

 

Quest’ultimo dato puoi farlo calcolare in modo automatico dal foglio di calcolo, in modo da ottimizzare al massimo i tempi e ottenere un numero preciso.
Se volessi procedere in autonomia, dovrai sottrarre i costi di produzione dai ricavi.
Esiste un ultimo elemento molto utile, ossia il BEP (Break Even Point), che si calcola moltiplicando i ricavi per i costi produttivi e dividendo con l’MDC.

Ovviamente nessuno ti vieta di aggiungere tutte le informazioni necessarie, così da avere una visione quanto più completa possibile della tua azienda.

Ci sono, infine, software automatizzati e più sicuri, che si collegano con i sistemi di fatturazione elettronica, che generano operazioni ricorrenti di entrate ed uscite ed offrono una panoramica sui flussi aziendali molto attendibile e intuitiva, come appunto Cashflow.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

28 Dicembre 2021

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