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Calcolare i flussi di cassa aziendali con excel: conviene? Come si fa, soluzioni alternative

Incrementare la redditività e far crescere la propria attività è l’obiettivo di qualsiasi imprenditore; per farlo, è necessario dotarsi di tutti quegli strumenti chepermettano di agevolare la gestione ed il calcolo dei flussi di cassa.

Uno dei programmi più utilizzati per gestire i vari dati aziendali è Excel. Grazie alle funzionalità messe a disposizione dal pacchetto Office di Microsoft è possibile eliminare tutta una serie di azioni e ripetizioni che derivano dalla vecchia gestione della cassa, con un notevole risparmio di tempo e riduzione degli errori.

In merito alla gestione dei flussi di cassa aziendali, esistono due metodi principali che possono rivelarsi utili per le esigenze più diverse. 

In primo luogo abbiamo il Valore Attuale Netto (VAN) e il Tasso di Rendimento Interno (TIR.COST)

Questi due metodi fanno riferimento ad una gestione dei flussi di cassa che possiamo definire scontata, in quanto permettono di calcolare i dati riferiti unicamente al valore del denaro utilizzato per un progetto o un investimento. Il ragionamento di base per questi metodi si fonda su un assunto.

La questione è legata al calcolo dei pagamenti futuri riferibili ai flussi di cassa negativi, dei ricavi riguardanti i flussi di cassa positivi, delle perdite registrate come flussi di cassa negativi e dei pagamenti in pari con le relative entrate che verranno contabilizzati come flussi di cassa zero.

L’utilità di Excel

Excel offre sostanzialmente cinque funzioni: VAN, VAN.X, TIR.IRR, TIR.X e TIR.VAN. 

Il metodo VAN permette di determinare il valore attuale netto partendo dall’analisi dei flussi di cassa verificatisi ad intervalli regolari con cadenze, adesempio, mensili o annuali. In questo caso se si verifica un flusso di cassa operativo aggiuntivo, occorrerà aggiungerlo al valore che la funzione VAN restituisce. 

Il secondo metodo offerto da Excel è VAN-X. Con questo metodo, si può calcolare il valore attuale netto partendo, invece, da flussi di cassa verificatisi ad intervalli irregolari. In questo caso, ogni flusso si verificherà in una data pianificata. 

Il terzo metodo è il TIR.IRR. In questo caso si determina il tasso di rendimento interno adoperando i flussi di cassa in intervalli regolari. Qui il valore è calcolato con una ricerca iterativa che procede per stima o meglio per ipotesi. In questo modo, quindi, il valore varia ripetutamente finché non si raggiunge un TIR. In questo metodo è Excel stesso che utilizza un valore predefinito del 10%. Nel caso in cui si presenti più di una risposta, è il programma stesso che restituisce il valore trovato per primo. 

Il penultimo metodo è riferito al TIR.X dove si calcola il tasso di rendimento interno con flussi di cassa irregolari.
Il programma utilizza una stima per TIR.IRR con ricerca iterativa e produce un valore che muta finché non stabilisce un dato XIRR corretto.
Anche in questo caso, Excel utilizza un valore predefinito del 10% per il calcolo. 

L’ultimo metodo riguarda il TIR.VAN. Qui si calcola il tasso di rendimento interno con un calcolo del reinvestimento di tali liquidità tenuto conto sia il costo, sia gli interessi di tale operazione.

 

Funzioni principali di Excel

Vediamo ora più nel dettaglio le principali funzioni di Excel: VAN si occupa di determinare le probabilità in cui un progetto possa far guadagnare più o meno rispetto alla valutazione del tasso di rendimento che ci si aspetta. TIR.COST, invece, determina unicamente il tasso di rendimento specifico di un progetto.

 

VAN

VAN calcola la gestione dei flussi di cassa restituendo il valore attuale netto che viene riportato in valuta corrente. La variabile del valore temporale del denaro stabilisce, però, che ricevere una determinata somma di denaro nel presente, conferisce un valore maggiore al denaro stesso rispetto alla stessa ricezione nel futuro. Il metodo VAN quindi calcola di volta in volta il valore attuale, riferito ad ogni serie di flusso per poi sommarli ottenendo cosi il valore attuale netto.

 

TIR.COST

Il sistema TIR.COST può essere pensato come una variante non troppo dissimile dal VAN. In questo caso, però, il risultato è il tasso di interesse di un valore attuale netto corrispondente a zero. Questo metodo infatti costituisce un valore univoco sia quando tutti i flussi negativi vengono contabilizzati prima della sequenza, sia quando la contabilizzazione comprende un solo flusso di cassa negativo.

Questo perché, in gran parte, i progetti comprendono un iniziale flusso di cassa negativo riferibile per esempio all’anticipo dell’investimento, a seguito del quale si registra una sequenza di flussi di cassa positivi.

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Alternative ad Excel per il calcolo dei flussi di cassa

Come abbiamo visto, Excel offre numerosi strumenti per la gestione ed il calcolo dei flussi di cassa. Ha rappresentato negli ultimi decenni e tuttora continua a rappresentare, un software incredibile per la contabilità, dalla più semplice alla più complessa.

Dall’altra, gestire i flussi di cassa con Excel significa dover strutturare tabelle e funzioni, cosa non sempre semplice da gestire e che potrebbe risultare complicata e ad alto tasso di errore.

Per questo motivo, al fine di semplificare la gestione dei flussi di cassa si possono trovare anche software dedicati, come Cashflow.
Con Cashflow è possibile, infatti, gestire la liquidità aziendale in pochi click, monitorare entrate e uscite in modo semplice e veloce, elaborando prospetti sui flussi di cassa attesi. E’ possibile automatizzare fatture in scadenza senza il bisogno di caricarle o gestirle manualmente.

Excel rimane e rimarrà uno strumento valido per le aziende, ma oggi è possibile avere il pieno controllo del proprio business con software più intuitivi, abbassando il margine d’errore e dedicando quel tempo in altre attività, dentro o fuori l’ufficio.

14 Ottobre 2021

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