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Capitale investito netto operativo: cos’è, perchè è importante

 

Il capitale investito netto operativo è una risorsa fondamentale per le aziende, indipendentemente dalla loro natura e dalla tipologia di società.
Scopriamo ora in cosa consiste questo investimento iniziale, perché è importante e come calcolarlo.

 

InvestimentoCosa si intende per capitale netto operativo investito

Il CINO (capitale investito netto operativo) è dato da una serie di elementi che permettono all’impresa di ottenere due obiettivi fondamentali.

  1. poter usufruire di risorse, economiche e non solo, grazie alle quali l’impresa può proseguire nella sua attività, evitando la chiusura dopo pochi mesi di operatività.
  2. realizzare una strategia aziendale con l’obiettivo di migliorare la sopravvivenza, la stabilità e la crescita dell’impresa stessa.

Quali sono le risorse che compongono il capitale investito netto operativocapitale investito netto

Il CINO è composto da tre elementi:

  1. le risorse finanziarie, (possono essere economiche) quindi denaro portato inizialmente dai fondatori di quella ditta
  2. gli immobili dove si svolge l’attività produttiva, quindi anche tutti i diversi strumenti che vengono impiegati durante tale attività, nonché i crediti attivi verso i fornitori
  3. questi elementi vanno sommati a tutte le altre attività operative dell’azienda, quelle che permettono alla medesima di ottenere un’entrata economica periodica, guadagnando così un utile.

Anche le rimanenze del magazzino contribuiscono a formare il capitale investito netto operativo.

E’ importante, quindi, effettuare anche il calcolo delle suddette risorse per poter ottenere un dato che sia abbastanza chiaro e non comporti alcun errore di valutazione.

 

Come si calcola il capitale investito netto operativo

Quando si parla del capitale investito netto operativo è importante conoscere il metodo con cui calcolarlo.

Il primo passaggio che occorre compiere consiste nel calcolare il patrimonio netto dell’azienda. Questo è dato dalla somma del capitale proprio apportato all’azienda, le riserve obbligatorie e facoltative e anche gli utili da destinare.

A questo primo valore occorre aggiungere altri due elementi che permettono di ottenere il capitale complessivo dell’azienda, ovvero i debiti verso i soci extra dell’azienda.
Questo valore riguarda gli investitori che vogliono partecipare al finanziamento dell’impresa ma non ne fanno parte e si riferisce ai debiti verso le banche.
Anche in questo caso si tratta di una parte di capitale che viene destinata all’operatività dell’impresa, che sarà in grado di operare senza riscontrare potenziali problemi.

A questo punto occorre effettuare una sottrazione dalla somma totale che si ottiene con questo primo calcolo.

La prima procedura che deve essere svolta per ottenere la somma sottratta dal capitale complessivo è data dall’addizione tra gli stipendi non ancora pagati ai dipendenti, i ratei passivi, i vari debiti con i fornitori e i fondi oneri e TFR.
Effettuando questo calcolo matematico si ottiene la parte che deve essere sottratta dal capitale complessivo. Il risultato permette di stabilire quale sia il quantitativo di capitale investito netto operativo di cui dispone l’azienda in quel determinato periodo operativo.

 

Perché è importante calcolare e conoscere il valore del capitale investito netto operativo

Sono svariati i motivi che dovrebbero portare un imprenditore a svolgere periodicamente questo tipo di operazione.

Primo di questi consiste appunto nel valutare la capacità dell’impresa nell’affrontare le diverse fasi produttive e vitali dell’impresa.

Capire se l’azienda riesce a sopravvivere in determinate condizioni consente di adottare nuove strategie, grazie alle quali è possibile ridurre al massimo il rischio relativo alla perdita di operatività e di denaro.

Inoltre consente di richiedere nuovi fondi, senza ovviamente incrementare eccessivamente le somme passive che incidono negativamente sulla ditta, affinché la produttività possa proseguire.

Altro motivo per il quale si effettua questo calcolo consiste nel valutare quanta ricchezza l’impresa riesce a produrre in determinate circostanze.
Anche in questo frangente occorre precisare come, mediante un apposito calcolo matematico, sia possibile stabilire quali sono le potenzialità dell’impresa. L’azienda, infatti, sfruttando le risorse di cui dispone, riesce a produrre un utile, che quindi equivale a ricchezza.

E’ anche possibile calcolare il ritorno dell’investimento effettuato, valore importante per un’impresa che intende essere attiva e produttiva e che vuole evitare che alcune operazioni possano essere frutto di momenti tutt’altro che positivi per la stessa.

Grazie a questo calcolo è possibile valutare se determinate operazioni possono essere definite come ottimali, un vantaggio all’azienda, oppure se devono essere evitate per evitare di creare situazioni di potenziale rischio.

 

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25 Ottobre 2022

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