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Che cos’è il fabbisogno finanziario? Esempi e consigli

Qualsiasi azienda sostiene dei costi ed investimenti per avviare la sua produzione e, successivamente, per raggiungere uno o più obiettivi. Il fabbisogno finanziario è l’insieme delle risorse necessarie ad attivare, consolidare e ampliare un’impresa. In economia è definito come “il complesso delle risorse necessarie per acquisire i fattori produttivi“. 

Fabbisogno finanziario, cos'è e come gestirlo

La copertura del fabbisogno, dunque, è una relazione tra investimenti e finanziamenti: in maniera proporzionale alla riduzione degli investimenti variano i finanziamenti. 

In generale, il volume degli investimenti è pareggiato dai finanziamenti: questa regola costituisce il cosiddetto vincolo di bilancio.

Fabbisogno finanziario: i cicli aziendali

Il fabbisogno scaturisce dai cicli aziendali, che abbiamo già affrontato nell’articolo su Ciclo economico e finanziario.

In linea generale, i cicli aziendali sono tre:

  • Economico (lasso di tempo che intercorre tra l’acquisizione dei fattori produttivi e lo scambio del risultato della produzione)
  • Finanziario (lasso di tempo che intercorre tra un’uscita di denaro e un’entrata)
  • Monetario (lasso di tempo che intercorre tra un esborso di denaro e la riscossione di una vendita)

Nella realtà delle imprese i cicli aziendali si moltiplicano, si intersecano e si sovrappongono, con tempi diversi tra loro. Alcuni si chiudono solo in parte, altri restano aperti. Ne esistono di altri, poi, che sono ricorrenti (ovvero che si ripetono), altri che variano nel corso degli anni.

Di conseguenza, la quantità di denaro di cui un’impresa ha bisogno per sostenere i cicli ricorrenti, definisce il fabbisogno finanziario permanente, mentre le risorse necessarie a supportare economicamente i cicli variabili fanno parte del fabbisogno variabile.

Caratteristiche del fabbisogno finanziario

Le principali variabili sono le seguenti:Fabbisogno finanziario, cos'è e come gestirlo

  • Entità: è l’ammontare delle risorse necessarie per acquisire fattori produttivi, determinata dalla durata del ciclo monetario, dalla stagionalità e dalla natura degli impianti
  • Durata: è determinata dalle caratteristiche tecniche dei processi di un’impresa ma anche dalle modalità con cui questi processi, in termini di denaro, eguagliano i costi (quindi, quanto tempo è necessario perché l’entrata pareggi l’uscita)
  • Stabilità: è determinata dal tipo di investimento e dal suo grado di rischio

Come calcolare il fabbisogno finanziario

Il fabbisogno viene in genere stimato in sede di business plan (per le imprese di nuova creazione) o di ampliamento (se l’azienda è già esistente e operativa) e si alimenta con investimenti, budget economico e produzione. 

Nelle aziende già in essere, un’ulteriore fonte di approvvigionamento del fabbisogno finanziario può essere costituita dall’esito dell’esercizio precedente.

Ogni impresa, poi, dovrà calcolare un fabbisogno finanziario lordo (che è identico all’attivo dello stato patrimoniale) ed uno netto (differenza tra le risorse investite e quelle disponibili).

Per il calcolo del netto possono essere utilizzate le seguenti formule:

Totale investimenti netti in attesa di rientro + risultato d’esercizio – riserve di utili

oppure

Uscite in liquidazione – entrate in riscossione

La prima formula va sotto il nome di metodo sintetico, la seconda costituisce il metodo analitico.

Fabbisogno finanziario: come coprirlo

Fabbisogno finanziario, cos'è e come gestirloIl fabbisogno può essere coperto sia da fonti interne (l’azienda, in questo caso si autoalimenta ed evita il ricorso ai debiti) sia da fonti esterne (finanziamenti o ricorso al capitale appartenente a terzi).

Per capire meglio, facciamo l’esempio di una startup. In fase di avvio, l’impresa si troverà in una situazione simile:

  • il fatturato cresce lentamente e non pareggia l’investimento
  • gli investimenti in capitale fisso (ovvero gli investimenti che avranno il ricavo corrispettivo in oltre un anno) sono elevati ma diminuiscono nel tempo
  • gli investimenti in capitale circolante (ovvero gli investimenti che saranno pareggiati dai corrispettivi ricavi in un periodo breve) sono anch’essi considerevoli
  • L’impresa ha capacità di autofinanziamento limitata
  • i costi di produzione sono elevati
  • il fabbisogno finanziario è direttamente proporzionale allo sviluppo del fatturato (più alto è il fatturato che si vuole raggiungere, maggiore è il fabbisogno finanziario).

Nella definizione di una strategia aziendale (pianificazione strategica) è indispensabile analizzare la dinamica degli investimenti (fabbisogno finanziario) in funzione dei volumi di produzione e dei ricavi.

Questa analisi consentirà all’impresa di soddisfare il proprio fabbisogno finanziario (ovvero di potersi procurare il denaro necessario agli investimenti) senza ricorrere a fonti esterne, attraverso l’autofinanziamento.

Fabbisogno finanziario: conclusioni

Con fabbisogno finanziario si intendono le risorse economiche necessarie per sostenere economicamente l’attività di un’impresa, dunque per far fronte agli investimenti e ai costi di gestione. 

Il fabbisogno di un’impresa può essere coperto (dunque, soddisfatto) con denaro presente nelle casse aziendali (fonti interne) o facendo ricorso ad agevolazioni, prestiti e mutui (fonti esterne), ed è strettamente collegato ai cicli aziendali (economico, finanziario e monetario). 

In definitiva, nel lungo periodo una buona pianificazione strategica è fondamentale per permettere all’impresa di autofinanziarsi, uno degli indicatori più evidenti del buono stato di salute di un’azienda.

23 Marzo 2023

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