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Fatture da emettere e da ricevere: come devono essere contabilizzate?

 

Se è vero che la pubblicità è l’anima del commercio, è altrettanto vero che la fattura può essere considerata l’anima del fisco.

Le fatture non sono altro che documenti fiscali che un soggetto è obbligato ad emettere per provare l’avvenuta prestazione di servizi o cessione di beni, con il diritto del soggetto stesso a riscuotere il prezzo per quanto ceduto e/o fornito.

E’ essenziale per “descrivere” beni e servizi con valori annessi. Al suo interno sono presenti una serie di elementi rimandanti alla prestazione fornita, al soggetto intestatario della fattura stessa, alla tipologia di bene ceduto/servizio fornito e tanto altro.

Da ciò si può dedurre come il documento ricopra un’importanza fondamentale in ottica fiscale.
Sia le fatture emesse che quelle ricevute andranno contabilizzate; non è un caso che ogni fattura venga emessa in più copie, in modo tale da permettere un’archiviazione più semplice e dettagliata.

Già, ma come procedere con la contabilizzazione delle singole fatture?

Esaminiamo le modalità operative che i soggetti fiscali saranno tenuti ad osservare.

 

Fatture da emettere: generalità

Partiamo dalle questioni inerenti alla contabilizzazione delle fatture da emettere.
E’ necessario tenere conto di due casi distinti: le fatture emesse in caso di cessione di bene e le fatture emesse in caso di prestazione di servizio.

Nonostante siano due documenti distinti, osservando il caso dal punto di vista del bilancio, si evince che le fatture da emettere confluiranno ugualmente all’interno dello Stato Patrimoniale del soggetto fiscale alla voce “Crediti verso clienti”. Siamo pur sempre di fronte a crediti commerciali!

All’interno del Conto Economico, invece, le fatture rientrerebbero alla voce “Ricavi delle vendite e delle prestazioni”.

A proposito della fattura emessa per la cessione di un bene: l’emissione della fattura prevedrà innanzitutto la produzione di un DDT (Documento Di Trasporto). Se un soggetto fiscale emette un DDT a Dicembre, la fattura deve necessariamente essere prodotta entro la metà dell’anno successivo.

Passiamo ad un esempio più pratico per delucidazioni ancor più dettagliate.

 

fatture da emettere e ricevere

Emissione di fatture 

Abbiamo visto come risulti essenziale distinguere le prestazioni di servizi dalle cessioni di beni.

Come già accennato, il 31 dicembre dell’anno in corso, i DDT emessi in caso di cessione di beni avranno fatture differite, le quali andranno emesse entro il 15 gennaio successivo.

In caso di prestazione di servizi, invece, si avranno a disposizione prestazioni ultimate. Pertanto, i corrispettivi e le fatture relative avranno a che vedere con il nuovo esercizio.

La scrittura contabile dei due casi distinti prevede delle differenze. Prendiamo come esempio l’emissione di una fattura relativa alla prestazione di servizi.

Esempio pratico di compilazione del documento

Qualora l’azienda abbia la prestazione di servizi in qualità di oggetto sociale, produrrà la fattura nel momento in cui avverrà il pagamento del corrispettivo (dunque all’interno del nuovo esercizio).
In maniera opposta, nel caso in cui completi la prestazione all’interno dell’esercizio in chiusura, la scrittura contabile al 31 dicembre comporterà una serie di dettagli specifici.

Al 31/12, alla voce “Fatture da emettere” (con descrizione “Imputati ricavi di competenza”), si inserirà il valore del corrispettivo (es.: 10.000,00€) nella colonna “Dare”.
Alla voce “Ricavi da prestazioni di servizi” (descrizione analoga alla precedente), si inserirà il valore del corrispettivo (i suddetti 10.000,00€) nella colonna “Avere”.

In bilancio, a proposito dello Stato Patrimoniale, si inserirà la seguente dicitura:

  1. C) Attivo circolante
  2. II) Crediti

1) Crediti verso i clienti: 10.000,00€

A proposito del Conto Economico, invece, si scriverà:

  1. A) Valore della produzione
    1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni: 10.000,00€

Nel momento in cui verrà emessa la fattura, la scrittura contabile dell’esercizio riporterà le seguenti diciture:

  • Giorno/01/anno, alla voce “Conti”, si riporterà la dicitura “Crediti V/Clienti”; alla voce “Descrizione” si riporterà la dicitura “Emessa fattura n.”, e alla voce “Dare” si riporterà il valore economico della fattura stessa.

Alla stessa data andranno anche riportate altre due diciture, “Fatture da emettere” e “IVA NS/Debito”, con descrizione “Emessa fattura n.”; la voce “Dare”.
Il soggetto fiscale riempirà la colonna “Avere” sulla base della quota indicata in precedenza alla dicitura “Crediti V/Clienti”.

 

fatture e ddt

Fatture da ricevere: esempio di compilazione del DDT

Quanto osservato in precedenza in merito alle fatture da emettere può essere “traslato” alle fatture da ricevere, seppur con le dovute differenze.
Va detto che ritroviamo la suddetta distinzione tra prestazione di servizi e cessione di beni.
A proposito di quest’ultimo caso, è certamente possibile che il bene arrivi a destinazione dopo la ricezione della fattura.

All’interno dello Stato Patrimoniale, le fatture in via di ricezione andranno collocate all’interno della voce D) 7) “Debiti verso fornitori”.
Facciamo un esempio pratico di compilazione di una fattura da ricevere.

Ipotizzando il caso in cui avvenga la ricezione del DDT alla data 31 dicembre 2021, la scrittura contabile prevedrà le seguenti diciture.

  • Alla data 31/12/21, alla voce “Conti” inseriamo la dicitura “Merci C/Acquisti”, con descrizione “Materie da fatturare”. Mentre alla colonna “Dare” apportiamo l’ammontare della quota ricevuta (es.: 30), mentre lasciamo vuota la colonna “Avere”;

Sempre all’interno della voce “Conti”, alla medesima data indicata in precedenza, si inserirà la dicitura “Fatture da ricevere”, con descrizione “Fatture da ricevere”.
La colonna “Dare” rimarrà vuota, mentre la colonna “Avere” avrà la quota che in precedenza, alla descrizione “Materie da fatturare”, era inserita su “Dare” (30).

 

La scrittura contabile

Nel momento in cui l’azienda riceverà la fattura, procediamo con la scrittura contabile della stessa.

Alla data 15/01/22, alla colonna “Conti”, voce “Fattura da ricevere”, con descrizione “Ricevuta fattura”; nella colonna “Dare” indicheremo una parte della quota indicata in precedenza (es.: 25).
Lasceremo vuota la colonna “Avere”;

Sempre il 15/01/22, alla colonna “Conti”, scriveremo “IVA ns/credito”, con descrizione “Ricevuta fattura”. Nella colonna “Dare” completeremo con la parte restante (5) della quota indicata in precedenza (25), mentre nella colonna “Avere” aggiungeremo la prima parte della quota su indicata (sempre 25).

Infine, sempre al 15/01/22, ancora alla colonna “Conti”, inseriremo la dicitura “Debiti v/fornitori”, con descrizione “Ricevuta fattura”; la colonna “Dare” rimarrà vuota, mentre la colonna “Avere” presenterà nuovamente l’intero ammontare della quota (30).

8 Giugno 2021

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