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Fido e castelletto bancario: a cosa servono e come richiederli

Fido e castelletto bancario rappresentano un anticipo di denaro, concesso da una banca ai clienti che necessitano di liquidità aggiuntive.

A cosa servono e cosa sono Fido e Castelletto bancario

Si tratta di uno strumento molto diffuso, utilizzato per lo più da aziende e imprese che si trovano in una situazione di carenza di liquidità. Non è da intendersi come un prestito vero e proprio, sebbene formalmente parliamo di strumenti simili. 

In linea generale, l’obiettivo di ogni azienda dovrebbe essere quello di  riuscire a fare a meno del fido (come abbiamo approfondito qui). Se invece ciò non fosse possibile, è importante capire come funziona.

Saldo negativo del conto corrente: arriva il momento di chiedere un fido 

Il saldo del conto corrente è dato dalla differenza tra entrate ed uscite, in particolare ci riferiamo al totale delle somme depositate sul conto sottratte le spese. Si distingue generalmente saldo contabile e saldo disponibile

Il primo si riferisce alla somma delle operazioni registrate sul conto corrente in un determinato momento, senza considerale le eventuali operazioni in sospeso. Il secondo, è invece la somma effettivamente disponibile in un preciso momento. Il saldo contabile, per l’appunto, può differire da quello disponibile qualora fosse stato richiesto un fido bancario. 

Ne consegue che, talvolta, il saldo del conto corrente possa essere negativo e quindi, le imprese possano aver bisogno di liquidità aggiuntiva. In questa situazione è necessario far ricorso ad una soluzione e, tra le varie disponibili c’è quella rappresentata da fido bancario e castelletto bancario.

A cosa servono e cosa sono Fido e Castelletto bancarioCastelletto bancario: il fido per ottenere liquidità immediata

Tra le tipologie di fido bancario ce n’è una particolarmente diffusa, il castelletto bancario. Si tratta di un fido che permette alle aziende di farsi anticipare i crediti vantati nei confronti dei clienti ottenendo una liquidità immediata

Si costituisce come un prestito a breve termine, che le banche erogano ad aziende con storici di solvenza affidabili e nel rispetto di determinati  criteri. Questa tipologia di fido permette di “smobilizzare” le fatture dal momento che, com’è noto, queste sono generalmente emesse con termini di pagamento dilazionati nel tempo a 30, 60 o 90 giorni. Tra l’altro è prassi diffusa quella di pagare in ritardo rispetto alla scadenza, un comportamento che allunga i tempi di incasso e che può causare problemi  alle aziende creditrici. 

La particolarità del castelletto bancario è quella di poter essere concesso solo per crediti non scaduti e per importi limitati stabiliti dalla banca. Anche in questo caso si tratta di uno strumento che comporta dei rischi perché l’azienda che lo richiede è responsabile del mancato pagamento da parte dei debitori.

Rischi del castelletto bancario

Le banche concedono questo fido su una fattura da incassare con una prassi nota come “salvo buon fine”. Questo significa che se la liquidità anticipata non viene saldata in tempo dal debitore, si configurerà un’insolvenza grave. In pratica l’azienda che ha ottenuto il fido dovrà rimborsare l’intero importo erogato e, qualora non riuscisse a farlo, verrà segnalata alla Centrale dei Rischi, compromettendo l’affidabilità.

Dunque anche il castelletto bancario è uno strumento da usare con moderazione e sempre a fronte di un’analisi accurata del cashflow, per scongiurare crisi di liquidità.

In genere è sempre buona prassi adottare una pianificazione attenta dei flussi di cassa, magari servendosi di software di gestione del cashflow. Questi software permettono di automatizzare tali attività e anticipare l’eventualità di una crisi.

Come funziona un fido bancario?

Un fido bancario è una linea di credito accordata dalla banca ad un cliente che può utilizzare la somma disposta fino ad un certo importo prestabilito. 

La particolarità riguarda il fatto per cui, chi richiede il fido bancario è tenuto a pagare gli interessi solo sulla somma effettivamente utilizzata. 

La richiesta di un fido bancario consente all’impresa di poter usufruire di somme aggiuntive in denaro, ovvero di riserve di ammontare variabile che la banca mette a disposizione. L’ammontare della cifra concessa in fido viene generalmente determinata dall’Istituto di Credito. Nello specifico viene concessa tenendo conto di una serie di fattori, tra cui, i flussi di cassa abituali del cliente che ne fa richiesta. 

Ovviamente la concessione del fido bancario è sempre caratterizzata dal pagamento di interessi secondo le condizioni previste dalla banca.

Inoltre, non è detto che il fido bancario sia concesso a qualsiasi richiedente e senza alcuna remora, soprattutto se l’azienda o il cliente che ne fa richiesta non disponga di un buon passato creditizio. 

Presentare la richiesta di fido bancario

La prassi è piuttosto semplice e prevede il deposito di una richiesta formale in filiale, tramite la compilazione di apposita modulistica.  A questo punto la banca avvia un’istruttoria con la quale indagherà sulla capacità di solvenza del cliente. Saranno analizzati: lo storico dei flussi di cassa, le motivazioni per cui si è configurata la necessità, eventuali altri fidi richiesti.

A cosa servono e cosa sono Fido e Castelletto bancario

La richiesta, quindi, può essere accettata o rifiutata dalla banca ed è sottoposta ad interessi variabili in base all’ammontare della cifra.

Conviene chiedere un fido bancario?

La risposta non è per nulla banale. Prima di procedere con qualsiasi decisione riguardante la salute del flusso di cassa di un’azienda, infatti, occorre valutare tutte le opportunità. A tal proposito è bene considerare tutte le opzioni disponibili per scongiurare una crisi di liquidità

Facciamo questa premessa perché, quando un conto corrente ha un saldo negativo ed è necessario aumentare la liquidità disponibile, occorre riflettere su come l’azienda sarà in grado di risanare i suoi debiti.

Ne consegue che la decisione non riguardi solo l’immediata urgenza di denaro da soddisfare, ma anche le modalità in cui  l’azienda si adopererà per sanare la mancanza di liquidità. Difatti ci sono da considerare gli interessi maturati sul fido che, pur essendo generalmente più convenienti di quelli del prestito, sono pur sempre uscite.

Tuttavia è vero anche che avere un’azienda, per definizione, equivale ad assumersi un rischio e che, quindi, se un cliente paga in ritardo o si presenta un’emergenza che era impossibile prevedere, bisognerà pur sempre attivarsi per sanare lo squilibrio economico.

I flussi di cassa, infatti, sono generalmente altalenanti ed è per questo che le aziende dovrebbero dotarsi di strumenti di analisi adeguati. Questi ultimi dovrebbero essere in grado di offrire panoramiche in tempo reale e proiezioni sul futuro, pertanto, la possibilità di chiedere un fido  non è da escludere. Ciò che è fondamentale è considerare pro e contro che ne derivano e, quindi, lo stato di salute dei flussi di cassa dell’azienda.

11 Maggio 2023

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