Quali sono i principi di redazione del bilancio d’esercizio?
Il bilancio d’esercizio è formato da una serie di documenti (stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa) in cui vengono rappresentati annualmente i dati e valori contabili consuntivi.
Essi permettono di determinare il reddito prodotto dall’azienda e la consistenza del patrimonio di funzionamento. Se sei un imprenditore o un amministratore di una società e ti occupi del bilancio, devi fare riferimento a determinati principi di redazione stabiliti dalle normative.
Innanzitutto devi tenere presente le principali caratteristiche del bilancio, poi sarà opportuno conoscere i principi del bilancio d’esercizio.
Il bilancio d’esercizio è un documento ordinario da compilare ogni anno, che deve riferirsi a un preciso arco temporale.
Deve contenere dati contabili effettivamente avvenuti; è rivolto a soggetti interni ed esterni all’azienda che vogliono conoscere il suo andamento.
Normative di riferimento per la redazione del bilancio di esercizio
I principi di redazione del bilancio, introdotti con il Decreto Legislativo 127/1991, in seguito modificato dal decreto legislativo 139/2015, sono contenuti negli articoli 2423 e seguenti del codice civile. Nel dettaglio, l’articolo 2423 stabilisce quali sono le clausole generali che deve presentare tale documento. In particolare, prevede che “il bilancio deve essere redatto con chiarezza e rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio”.
Dalla disposizione si possono dedurre i tre requisiti fondamentali del bilancio, che sono:
- chiarezza: deve contenere informazioni complete, trasparenti, ben organizzate e di facile lettura. A tal fine è indispensabile rispettare durante la compilazione del bilancio, le strutture previste dai vari documenti che lo compongono;
- veridicità: i dati devono essere attendibili e riferirsi a valutazioni oggettive e misurabili, relative a variazioni finanziarie certe;
- correttezza: la redazione dei documenti e l’esposizione dei vari valori deve essere effettuato rispettando le normative e i principi contabili, evitando distorsioni e manipolazioni, che possono alterare l’effettiva situazione dell’azienda.
I Sei Principi del bilancio d’esercizio
I principi generali di redazione del bilancio d’esercizio fanno riferimento a delle regole che devi osservare in sede di compilazione dei documenti contabili, che si possono trovare nell’articolo 2423-bis del Codice Civile e sono rappresentati da:
- prudenza
- continuità aziendale
- competenza
- prevalenza della sostanza sulla forma
- valutazione separata degli elementi patrimoniali
- costanza dei criteri di valutazione.
Quando parliamo di principi di bilanci d’esercizio, non possiamo non far riferimento al cashflow. Infatti, oltre ad essere un importante indicatore per la valutazione finanziaria di un’azienda, è anche un’applicazione molto comoda per i reparti amministrativi aziendali.
Principio della prudenza
L’articolo 2423-bis del codice civile, nel primo comma dispone che “La valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività, nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato”.
Secondo tale normativa, durante la predisposizione del bilancio d’esercizio si deve usare prudenza nell’inserimento delle varie voci.
Solo così è possibile evitare una sopravvalutazione del reddito prodotto dall’azienda, distribuire utili non conseguiti e salvaguardare gli interessi dei creditori sociali. Seguendo quanto disposto dalla legge, non devono essere contabilizzati utili non conseguiti, ma solo i componenti positivi di reddito già realizzati. Diversamente per le perdite presunte, che vanno imputate nonostante non abbiano ancora avuto la loro manifestazione.
Principio della continuità aziendale nel bilancio d’esercizio
La redazione del bilancio deve illustrare la capacità dell’azienda di proseguire il suo funzionamento anche dopo il periodo amministrativo di riferimento. Per questo motivo i valori in esso contenuti non devono essere quelli di mercato, ma valutati in base alla loro capacità di generare reddito in futuro.
Il bilancio d’esercizio deve consentire all’azienda di essere operativa nel lungo periodo, rispettare gli impegni assunti, rimborsare i debiti e creare nuova ricchezza.
Solo così il bilancio d’esercizio darà indicazioni previsionali più certe ed aiuterà ad individuare soluzioni che portino alla crescita dell’azienda.
Principio della competenza economica
I componenti positivi e negativi di reddito devono essere iscritti in bilancio in base al principio della competenza economica, ovvero al periodo in cui avvengono le operazioni a cui si riferiscono, senza tenere conto della loro manifestazione finanziaria ovvero gli incassi o i pagamenti relativi a proventi e oneri. Strettamente collegato al principio della competenza economica è quello della correlazione tra ricavi e costi. Nel bilancio si devono inserire le voci di costo che hanno portato alla formazione dei ricavi nell’esercizio di riferimento.
Principio della prevalenza della sostanza sulla forma
Nella contabilizzazione delle voci di bilancio, i fatti di gestione devono essere rilevati tenendo conto della loro sostanza economica, che prevale su quella giuridica.
Il principio riguarda la funzionalità economica dei beni aziendali. Quando gli aspetti formali e sostanziali di un’operazione non coincidono, gli effetti generati da quest’ultima devono essere imputati al bilancio dal punto di vista economico, fornendo ampie informazioni nella nota integrativa.
Principio della valutazione separata degli elementi patrimoniali
Al fine di evitare che le perdite previste siano compensate dagli utili attesi, la legge impone che i vari elementi che compongono le singole voci dei documenti di bilancio siano valutare separatamente.
Un principio diretto a impedire compensazioni che possono falsare l’effettiva situazione patrimoniale dell’azienda.
Principio della costanza dei criteri di valutazione
I criteri di valutazione utilizzati nella redazione del bilancio non possono essere modificati da un esercizio sociale all’altro.
Quindi, per garantire continuità e consentire un corretto confronto dei risultati conseguiti dall’azienda nel corso del tempo, si devono applicare sempre gli stessi principi e criteri di valutazioni nel determinare le voci di bilancio.