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Marginalità: che cos’è il margine commerciale

Quando si parla di margine si fa riferimento alla differenza tra prezzo e costo oppure tra ricavi e costi. Ciò che realmente differenzia il margine è tuttavia la categoria di costi presa in considerazione. Per questa ragione è prima di tutto necessario classificarli.


La marginalità economica rappresenta un ottimo indicatore da considerare quando si intende valutare la salute di un’azienda.
Il volume del margine rappresenta infatti il guadagno effettivo rispetto a ciò che è stato venduto.


Per semplificare è possibile affermare che la marginalità economica è il prodotto dello scarto tra il prezzo di vendita e quello di acquisto.
Questo valore è inoltre di fondamentale importanza quando si vuole analizzare le performance di un’azienda.

 

Cosa distingue ricarico e margine?

Ricarico e margine sono termini spesso confusi o considerati sinonimi. Tuttavia, questi, differiscono per sostanziali caratteristiche, nonostante misurino lo scarto tra prezzo e costo. Ciò che cambia infatti è la base su cui si effettua tale differenza.


Per
margine si intende infatti la cifra calcolata sul prezzo di vendita, mentre il calcolo del ricarico si basa sul costo sostenuto per l’acquisto.
Ad esempio, vendendo a 100 euro un articolo acquistato a 50 euro, il margine è del 50% (50 euro è il 50% di 100 euro). Se vi si applica un ricarico del 50%, l’articolo sarà venduto a 75 euro (50 euro+ 25 euro ossia il 50%).


Per semplificare è possibile affermare che il margine è dato dallo scarto tra prezzo e costo, mentre il prezzo è dato dalla somma tra costo e ricarico.
È inoltre opportuno ricordare che spesso, in ambito economico e aziendale, è possibile riferirsi al ricarico con il termine inglese mark-up.

 

la marginalità

Margine commerciale: cos’è?

Come accennato, quando si parla di marginalità o margine commerciale, si fa riferimento alla cosiddetta redditività.
Questa infatti rappresenta i guadagni ottenuti attraverso la vendita dei beni e servizi offerti dall’azienda.


La marginalità deriva quindi dalla sottrazione tra prezzo di acquisto e quello di vendita. Tuttavia possono entrare in gioco numerosi fattori non sempre controllabili. Più in particolare, l’andamento del mercato e le azioni della concorrenza possono rappresentare importanti elementi in grado di interferire con il valore del margine.

La marginalità: i costi che incidono

 

Come sai, la tua azienda deve far fronte ai costi per la produzione di un bene o l’offerta di uno specifico servizio.
Tutti questi fattori incidono sensibilmente sulla marginalità, così come i seguenti costi:

  • materie prime: sono inclusi i costi relativi ai materiali impiegati per la produzione di un bene o di un servizio offerto dalla tua azienda;
  • produzione: sono contemplati anche le spese relative alla gestione degli impianti all’interno dei quali avviene la produzione, quelle relative ai magazzini, oltre ai salari dei dipendenti;
  • sviluppo: i costi sostenuti dalla tua azienda per la progettazione e l’ideazione del bene o del servizio offerto e poi venduto ai clienti;
  • distribuzione: le spese del reparto marketing e quelle relative al processo distributivo;
  • amministrativi: tutti i costi di tipo amministrativo come la contabilità.

Gli elementi che compongono la marginalità

 

Pur considerando che, tenere sempre sotto osservazione i costi può risultare arduo, è opportuno sottolineare come esistano altri due aspetti che interferiscono con i margini commerciali all’interno della tua impresa. Questi sono la concorrenza e il mercato, elementi decisamente imprevedibili e di difficile analisi.

Dunque, al fine di rendere il mercato e la concorrenza argomenti chiari all’interno della tua azienda e acuire i margini di profitto, dovrai effettuare o delegare due essenziali operazioni di analisi:

 

Obiettivo Marginalità

  • Mercato e del target: effettuando delle specifiche ricerche di mercato è possibile comprendere e realizzare un’analisi dettagliata delle caratteristiche della clientela che si rivolge alla tua azienda. Questo processo ha lo scopo di realizzare una stima del denaro che i clienti (o potenziali tali) sono disposti a spendere per acquistare il bene o il servizio proposto.
  • Non solo, questi dati ti consentiranno di capire quali siano le probabilità che essi procedano con l’acquisto.
    Infine, l’insieme di queste informazioni ti permetterà di stabilire quale sia il range di prezzo entro il quale dovrà oscillare il bene materiale o il servizio che proponi.
  • Analisi della concorrenza: a seguito delle approfondite ricerche di mercato che avrai realizzato, si potrà procedere con l’analisi della concorrenza, ovvero ciò che le altre aziende propongono.
    Non parliamo solo di beni materiali e servizi ma anche di costi e quindi il prezzo al quale vengono forniti ai loro clienti.
  • Inoltre, questo ti permetterà di capire quale sia la qualità, potendo così realizzare un confronto dettagliato tra le tue proposte e quelle delle altre aziende simili alla tua. In ultimo, non devi dimenticare che analizzando i competitor potrai comprendere al meglio se il prezzo da te formulato è coerente con ciò che la concorrenza applica e se sia necessario effettuare delle variazioni.

 

App per l’analisi di marginalità

Avrai capito che non è facile tenere d’occhio costi e marginalità di un’azienda: sono tanti i fattori che incidono sulle entrate e sulle uscite.
Aiutarsi con App come Cashflow che monitorano i flussi aziendali ed elaborano automaticamente prospetti sui flussi di cassa attesi è sicuramente la giusta strada per analizzare e pianificare in serenità lo sviluppo della tua impresa.

10 Agosto 2021

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