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Quali sono le spese amministrative in un bilancio aziendale?

 

Le spese amministrative sono i costi aziendali derivanti dalla gestione ordinaria dell’attività. A differenza di quelle operative, le spese amministrative non possono essere ricondotte ad una certa attività aziendale o unità di costo, mentre finanziano le attività generatrici di entrate complessive dell’impresa.

 

Qualsiasi impresa deve sostenere determinate spese su una base continuativa, a prescindere dal fatto che i propri prodotti siano in vendita o meno.

 

Un esempio può essere un’azienda che vende veicoli al dettaglio e che paga un canone di locazione per un certo spazio, al fine di utilizzarlo come showroom. L’affitto fa parte delle spese amministrative dell’azienda.
Vediamo adesso quali sono le principali tipologie di spese amministrative che l’azienda deve affrontare. Queste variano in base al settore in cui operano e alla natura dell’attività.

Spese aziendali


Spese amministrative variabili

Le spese amministrative variabili sono le spese che mutano in relazione ai livelli di attività aziendale, con la possibilità di aumentare o diminuire in base agli stessi.
In caso di molta attività commerciale, le spese andranno ad aumentare, mentre se le attività aziendali risultano ridotte, le spese amministrative diminuiranno in modo sostanziale o verranno eliminate del tutto.

Esistono varie tipologie di spese variabili, come forniture per ufficio, costi di spedizione, costi per servizi di consulenza, costi di marketing e pubblicitari e le commissioni di conservazione. Quest’ultime sono dei costi iniziali pagati ad un professionista per un servizio di consulenza.


Spese amministrative fisse

Si tratta di costi che rimangono costanti ogni mese, senza mutare in base ai cambiamenti nei livelli di attività aziendale. Alcuni esempi di spese amministrative fisse sono gli affitti, gli stipendi, l’ammortamento delle attività, le tasse sulla proprietà. 

Le spese di ammortamento vengono impiegate per capitalizzare il valore di immobili, impianti e attrezzature, adeguandoli alla loro usura nel tempo e al loro utilizzo. Grazie ad esse è possibile conoscere meglio la spesa e il valore di un certo bene nel lungo termine, quindi anche la loro capacità di generare ricavi.

Spese fisse e variabili

Spese amministrative semi-variabili

Per quanto riguarda le spese amministrative semi-variabili, assumono caratteristiche sia dei costi variabili che di quelli fissi.
Il costo può essere classificato in base ad una varietà di metodi, prendendo in considerazione la loro natura. Sicuramente, il metodo più comune è la divisione tra costi fissi e costi variabili.

I costi variabili dipendono dall’aumento e la diminuzione delle unità di volume di produzione, mentre i fissi ne sono indipendenti. 

Una spesa amministrativa semi-variabile può essere considerata come una tariffa base, che l’azienda deve pagare a qualsiasi livello di attività, insieme ad un costo variabile, determinato dal livello di utilizzo.

Un esempio di spesa semi variabile è rappresentata dalle commissioni di vendita. Intendiamo la retribuzione pagata ad un dipendente dopo aver eseguito un’attività, che consiste, molto spesso, nella vendita di un determinato numero di servizi o prodotti. Altri esempi sono alcune utenze come i costi delle utenze e l’utilizzo di un veicolo aziendale, caratterizzati da un tassa fissa, più un costo legato all’utilizzo.


Esempi di spese amministrative

L’analisi delle spese amministrative risulta fondamentale per sapere quanto un’impresa deve addebitare i propri servizi o prodotti per generare un profitto.
Vediamo quali sono le principali spese amministrative:

SPESA DI AFFITTO:

  • L’affitto è un tipico costo aziendale, che viene pagato dall’impresa al fine di utilizzare i propri locali commerciali. Ovviamente, se la proprietà degli stessi viene acquistata, l’impresa procederà al pagamento di un mutuo.
    L’affitto è pagabile mensilmente, trimestralmente o annualmente, da concordare nel contratto stipulato con il proprietario. Quando l’impresa non registra vendite veloci, può considerare di ridurre le spese di affitto, trasferirsi in locali più economici o negoziando i canoni di locazione.

SPESA DI UTILITY:

  • Le utility comprendono tutti i servizi base richiesti dall’azienda per assicurare le proprie funzioni principali. Ne fanno parte i costi relativi a gas, acqua, internet, elettricità, servizi telefonici e fognature.
    E’ importante che l’azienda riesca a negoziare le tariffe con i propri fornitori vista l’alta concorrenza nello scenario attuale.

SPESA ASSICURAZIONE:

  • Per quanto riguarda l’assicurazione, si tratta di un costo sostenuto dall’azienda per tutelarsi da eventuali perdite finanziarie. Sul mercato è possibile trovare varie tipologie di coperture assicurative, in base al danno da cui l’azienda vuole proteggersi. Un esempio può essere l’assicurazione sulla proprietà, che permette di tutelarsi da furti, danni o calamità naturali.

SPESA MARKETING:

  • Anche il marketing riveste un importante ruolo nelle spese amministrative di vendita. Esso riguarda tutti quei costi sostenuti per commercializzare servizi o prodotti dell’azienda a potenziali clienti. Annunci pubblicitari a pagamento, fiere, materiale promozionale, commissioni per il personale di vendita e molto altro ancora. Parliamo di tutte quelle attività utili a pubblicizzare servizi e prodotti dell’azienda tra i clienti, con un continuo allineamento con la concorrenza.

Infine, abbiamo le spese relative alla riparazione e manutenzione di macchinari e autoveicoli. Queste vengono sostenute nelle aziende che necessitano di attrezzature e veicoli a motore per realizzare le proprie attività. Intendiamo servizi di consegna pacchi, distributori, servizi di noleggio e trasporto di attrezzature.

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14 Luglio 2021

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