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Scoperto di conto corrente: come funziona?

A chiunque può capitare di non disporre di liquidità sufficiente per far fronte ad una spesa improvvisa, ad un ritardo dei pagamenti o a evenienze che, talvolta, non si possono prevedere. 

Come funziona lo scoperto di conto corrente

Proprio per questo, tra i numerosi strumenti messi a disposizione da banche e istituti di credito ve n’è uno particolarmente diffuso, noto come scoperto di conto corrente

Si tratta una forma di “fido”, (di cui avevamo parlato in generale in questo articolo), una concessione della banca al correntista che ne fa richiesta, cioè una linea di credito temporanea che viene attivata quando i fondi disponibili sul conto non sono sufficienti. 

Cos’è lo scoperto di conto corrente?

Lo scoperto di conto corrente è un finanziamento che, come anticipato poc’anzi, la banca concede al correntista che ne fa richiesta. In altre parole si verifica quando la banca apre una linea di credito che il cliente può utilizzare in toto o in parte, soprattutto quando non ci sono fondi disponibili sul conto corrente e si ha bisogno di liquidità.

Il fido è disponibile sia per i clienti privati, ovvero le persone fisiche, che per le società, ovvero le persone giuridiche. Chiaramente cambiano gli importi, gli interessi applicati, i contratti proposti dalle banche e, infine, anche i costi. Come ripetiamo spesso sul nostro blog avere bisogno di liquidità, di per sé, non è negativo. 

Ci sono tante ragioni per cui un’azienda, in un momento di particolare difficoltà, può trovarsi dinanzi all’esigenza di far ricorso al credito. Tuttavia è importante ricordare che ogni prestito e ogni indebitamento devono essere sempre valutati all’interno di un piano di rientro sicuro e che, quindi, non possa causare rischi futuri di sovra-indebitamento. 

Le tipologie di scoperto di conto corrente

Ci sono due tipi di scoperto di conto corrente: a tempo determinato e a tempo indeterminato.

  • Lo scoperto a tempo determinato avviene quando la banca mette a disposizione del cliente un fido per un periodo di tempo ben preciso e prevede di poter recedere dal contratto solo per giusta causa, dando al correntista almeno 15 giorni per onorare i propri debiti.
  • Nello scoperto a tempo indeterminato, invece, il richiedente potrà utilizzare il fido in ogni momento e nel rispetto di specifiche condizioni. In questo caso, tuttavia, la banca può recedere unilateralmente dal contratto con un preavviso di 15 giorni. 

Come funziona lo scoperto di conto correnteLo scoperto di conto corrente può essere una soluzione utile per evitare di andare in rosso in situazioni di emergenza ma, com’è ovvio, comporta dei costi e, di solito, questi possono essere molto più elevati rispetto ad altre forme di credito. 

Costi di scoperto e informazioni utili da conoscere

Il costo dello scoperto varia a seconda dell’istituto di credito e del contratto sottoscritto con la banca. Chiaramente ci sono anche delle differenze a seconda che il cliente sia un privato o un’azienda.

Di norma le spese che riguardano la procedura di scoperto sono:

  • gli interessi calcolati sulla somma del fido e sulla durata del finanziamento;
  • il canone mensile, che cambia in relazione all’ammontare dello scoperto e che non può superare lo 0,5% della somma concessa nel trimestre.

Per avere un’idea dei costi associati allo scoperto di conto corrente è possibile utilizzare i simulatori online o fare richiesta direttamente all’istituto di credito, tramite un preventivo utile a calcolare con maggior precisione l’ammontare di questa spesa. 

Possibili conseguenze dello scoperto di conto corrente: lo sconfinamento

Lo sconfinamento è una possibile conseguenza dello scoperto di conto corrente e consiste in un superamento del limite di spesa consentito. Si può verificare per vari motivi, come ad esempio l’emergere di spese impreviste o, peggio, l’incapacità di controllare le proprie spese.

Le conseguenze dello sconfinamento possono essere molto pesanti, in quanto si rischia di dover pagare tassi di interesse molto elevati e di incorrere in sanzioni che possono aumentare notevolmente il debito.

Tra le conseguenze peggiori dello sconfinamento del conto corrente c’è il rischio di danneggiare il proprio profilo creditizio perché, quando un correntista resta in rosso per troppo tempo, la banca agirà di conseguenza per tutelarsi. Lo farà segnalando il correntista al CRIF e questo, come sappiamo, pregiudicherà la possibilità di ottenere finanziamenti rendendo sempre più difficile il recupero della situazione debitoria. 

Nuove regole di sconfinamento: cosa è importante sapere?

Con l’entrata in vigore della legge n. 58/2021 (Decreto Sostegni Bis), sono state introdotte nuove regole riguardanti lo sconfinamento del conto corrente. Nello specifico è stata ampliata la disciplina prevista per il credito al consumo anche ai contratti di scoperto bancario.

Tra le novità introdotte spicca la limitazione del tasso di interesse applicabile al contratto di scoperto: questo non potrà superare il tasso di usura vigente al momento della concessione del credito, stabilito trimestralmente dalla Banca d’Italia. In caso di superamento di tale soglia, quindi, la banca sarà tenuta a rimborsare le somme pagate in eccedenza dal cliente.Come funziona lo scoperto di conto corrente

Inoltre la legge ha introdotto una maggiore trasparenza nella comunicazione dei costi di questo genere di operazioni. In pratica le banche sono obbligatoriamente tenute a fornire ai clienti un documento contenente tutte le informazioni relative alle condizioni economiche del contratto, con particolare riferimento ai tassi di interesse e ai costi aggiuntivi.

Ricordiamo anche l’introduzione del diritto di recesso senza penali per il cliente, che potrà recedere dal contratto di scoperto in qualsiasi momento, senza dover pagare costi aggiuntivi o penali di alcun tipo.

Con la nuova normativa del 2021, in conclusione, è stato introdotto un maggiore livello di tutela per i consumatori privati e per quelli aziendali. Ciò nonostante è sempre consigliabile valutare con oculatezza la reale capacità di onorare un debito, tenendo conto del flusso di cassa, degli impegni finanziari già presi e, soprattutto, delle prospettive future per la continuità aziendale.

15 Giugno 2023

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