Solvibilità aziendale: cosa significa e come valutare l’affidabilità di un’azienda

 

Un promemoria che potrebbe esserti utile: se ti hanno proposto un investimento o devi concludere un affare con un’azienda, prima di sottoscrivere qualsiasi contratto, valuta la sua solvibilità aziendale. Questo è un fattore fondamentale per capire l’andamento di un’azienda e la sua solidità e capacità di rispettare gli impegni.

 

Cos’è la solvibilità aziendale?

La solvibilità aziendale è la capacità di far fronte ai debiti, adempiendo a tutte le obbligazioni assunte nei tempi prestabiliti, pagando i fornitori, gli interessi ed assicurando il rimborso dei capitali prestati.

 

Quanto più un’azienda è in grado di far fronte agli impegni di pagamento entro termini stabiliti, tanto più viene considerata affidabile e solvibile.

Aspetto quest’ultimo che viene preso in considerazione dalle banche che, prima di concedere un finanziamento, valutano il bilancio e la capacità dell’azienda di riuscire a coprire i debiti grazie alla realizzazioni di flussi finanziari positivi.

Elementi da considerare per valutare affidabilità

I fattori da prendere in considerazione per determinare l’affidabilità di un’azienda sono:

• la mancanza di protesti bancari, che ti consente di capire come si rapporta con i creditori;
• i pregiudizievoli ovvero disposizione del tribunale (fallimento, liquidazione, sequestri) o della Conservatoria (pignoramenti, ipoteche, decreti ingiuntivi), da cui rilevare situazioni di insolvenze;
• i bilanci di esercizio da cui ottenere informazioni finanziarie e patrimoniali indispensabili per capire la situazione dell’azienda e il suo stato di salute.

Indici di bilancio per determinare la solvibilità aziendale

I bilanci di un’azienda sono dei validi alleati per scoprire lo stato di salute di un’azienda.
Ad esempio, costanti aumenti del fatturato negli anni denotano che si tratta di una realtà imprenditoriale in crescita e con una certa solidità, soprattutto se dispone di un’adeguata redditività.
Fattore quest’ultimo che dipende dai ricavi che restano all’azienda dopo aver sottratto i costi.
In altre parole, si tratta della capacità dell’azienda di coprire i costi con i ricavi e di ottenere dei profitti.

Altri indicatori di affidabilità sono dati dalla liquidità e solidità, entrambi ricavabili da un’approfondita analisi dei bilanci.

1. La liquidità esprime che l’azienda attraverso il capitale circolante riesce a far fronte al ciclo delle entrate e delle uscite tipiche di un’attività di impresa. Nello specifico, la liquidità indica che alle normali esigenze dell’azienda si riesce a far fronte con l’efficiente gestione dei cicli di incassi e pagamenti.
   
2. Per quanto riguarda la solidità, fa riferimento all’equilibrio tra le fonti di finanziamento interno ed esterne. Quando le prime superano le seconde, vuol dire che l’azienda copre con le sue risorse i debiti e che fa poco ricorso a prestiti e finanziamenti da parte di banche e di terzi.

Il rapporto tra il capitale di terzi e quello proprio è un indicatore da non sottovalutare per verificare l’affidabilità dell’azienda. Un’eccessiva presenza di debiti finanziari comporta un elevato rischio per l’azienda, che risulta poco solida e solvibile.

Un valido indice di solvibilità è il DSCR (Debt Service Coverage Ratio), che si calcola rapportando il valore dei flussi di cassa della gestione corrente agli oneri finanziari e del capitale di debito da restituire. Se i debiti finanziari vengono coperti dai flussi di cassa, l’azienda versa in uno stato di salute buono e si può ritenere solvibile.

Come calcolare la solvibilità aziendale?

L’affidabilità di un’azienda può essere calcolata ricorrendo ad alcuni indici. Si tratta di valori che permettono di individuare la capacità dell’azienda di far fronte ai debiti, a breve e a medio termine, attraverso le disponibilità immediate e realizzabili. 

La funzione degli indici è quella di offrire una visione completa della situazione debitoria dell’azienda. Per quest’ultima, invece, rappresentano dei segnali per capire se è opportuno contrarre altri debiti o ridurre quelli che già dispone. E’ proprio in questo momento che è indispensabile per un’azienda avere una costante e corretta analisi del cashflow.

Per ottenere l’indice di solvibilità è necessario sommare l’attivo disponibile e quello realizzabile e rapportarlo al totale dei debiti a breve e lungo termine. Il valore ottenuto se:

• pari a 1 vuol dire che con l’attivo riesce a rispettare gli impegni e pagare i debiti;
• minore di 1 indica che deve ricorrere ad altre risorse per onorare le obbligazioni;
• maggiore di 1 segnala una situazione ottimale di solvibilità e che i creditori possono essere certi di ricevere i pagamenti.

Come verificare la solvibilità aziendale?

Se desideri conoscere la solvibilità di un fornitore, cliente o partner commerciale puoi anche utilizzare i servizi di report online.
Questi consentono di analizzare i dati patrimoniali, contabili, il mercato di riferimento, la liquidità di un’azienda, oltre alla sua situazione debitoria e rapporto con gli istituti di crediti.
In ultimo, offrono un quadro completo della situazione delineando se è un’azienda con prospettive di crescita e, soprattutto, se è in grado di far fronte agli impegni. 

Esistono anche report più dettagliati con cui si possono ottenere rating diretti a determinare il grado di rischio dell’impresa, utilizzando gli storici sullo stato dei pagamenti e dei debiti.

E’ anche vero, però, che la solvibilità di un’azienda non può essere espressa da un semplice indice.
E’ importante fare un’analisi generale sullo stato di salute patrimoniale e finanziario, oltre ai diversi fattori che possono incidere sulla gestione. 

In conclusione, per capire quindi se un’azienda è affidabile è necessario fare una valutazione sistematica e ponderare vari elementi, che consentono di capire se è in grado di mantenere gli impegni assunti.